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giovedì 3 febbraio 2011

La Paura

                         LA PAURA
La paura è una intensa emozione derivata dalla percezione di un pericolo, reale o supposto.
È una delle emozioni primarie, comune sia alla specie umana, sia a molte specie animali.

Reazioni 

La paura è un'emozione dominata dall'istinto (L'istinto è un impulso) che ha come obiettivo la sopravvivenza del soggetto ad una suffragata situazione pericolosa; irrompe ogni qualvolta si presenti un possibile cimento per la propria incolumità, e di solito accompagna ed è accompagnata da un'accelerazione del battito cardiaco
(Neonati 80-180
Bambini 80-100
Adolescenti 70-120
Adulti 60-90)
e delle principali funzioni fisiologiche difensive.
Principali controffensive alla paura possono essere:
  • intensificazione delle funzioni fisiche e cognitive teoretiche con relativo innalzamento del livello di accortezza
  • difficoltà di applicazione intellettiva
  • fuga
  • protezione istintiva del proprio corpo (cuore, viso, organi genitali)
  • ricerca di aiuto (sia articolato, sia racchiuso)
  • calo della temperatura corporea
  • sudorazione
  • aumento adrenalinico
La paura è talvolta causa di alcuni fenomeni di modifica comportamentale permanenti, identificati come sindromi ansiose: ciò accade quando la paura non è più scatenata dalla percezione di un reale pericolo, bensì dal timore che si possano verificare situazioni, apparentemente normalissime, ma che sono vissute dal soggetto con profondo disagio. In questo senso, la paura perde la sua funzione primaria, legata alla naturale conservazione della specie, e diventa invece l'espressione di uno stato mentale.
La paura di oggetti o contesti può essere appresa; negli animali questo effetto è stato studiato e prende il nome di paura condizionata, che dipende dai circuiti emozionali del cervello.

Gradi della paura

La paura ha differenti gradi di intensità a seconda del soggetto: persone che vivono intensi stati di paura hanno sovente atteggiamenti irrazionali. La paura come la rabbia è una risposta al dolore o alla sua percezione: nella paura l'eccitazione si ritira (nella nuca), mentre nella rabbia si dirige verso la fonte del dolore, sia questo reale o immateriale. Se un individuo impaurito è costretto ad attaccare si arrabbia e non ha più paura. In tal senso alcuni atteggiamenti derivanti dagli stati di paura possono essere considerati pericolosi, quando si tramutano in rabbia. La paura può essere descritta con termini differenti a seconda del suo grado di intensità:
Ansia

Panico

Paura

Terrore

Timore

Timore 

Il timore è la forma meno intensa della paura e si determina quando una situazione promette piacere ma, al tempo stesso, anche dolore: c'è la percezione della possibilità di perdere il piacere atteso ma ci si muove ancora verso di esso.

Ansia 

In questo caso la minaccia del dolore e quella del piacere si equivalgono generando una situazione di conflitto nell'attesa di qualche indizio capace di far pendere la bilancia da una parte piuttosto che dall'altra

Paura 

La paura emerge quando il contesto è dominato dalla minaccia del dolore o dalla sua percezione: in questo caso si è pervasi dal desiderio di scappare o comunque di allontanarsi dalla fonte di dolore, sia questo reale o immaginaria.

Panico

Nel momento in cui la paura diviene travolgente, si determina il panico. L'impulso è sempre quello di scappare ma è talmente forte che si decide di allontanarsi dalla (probabile) fonte del dolore che si corre via alla cieca. La situazione di panico è correlata alla claustrofobia.

Terrore

Il terrore è la forma più estrema della paura, di intensità ancora maggiore al panico, dove l'impulso a scappare è talmente elevato da ricercare una soluzione immediata: in questo caso l'individuo sceglie di ritirarsi dentro se stesso. Il terrore è una vera propria fuga verso l'interno, la muscolatura si paralizza nel tentativo di ridurre la sensibilità dell'organismo nell'agonia finale.

Gandhi spiega:

  • L'assenza di paura è il primo requisito della spiritualità. I codardi non possono mai essere morali.
  • Dove c'è paura non c'è religione.
  • L'assenza di paura è il sine qua non per lo sviluppo delle altre nobili qualità. Come si può cercare la verità o accarezzare l'Amore senza essere intrepidi?
  • Ci sono tanta superstizione e ipocrisia in giro che si ha paura anche di agire rettamente. Ma se si dà spazio alla paura, si finisce col dovere reprimere anche la verità. La regola d'oro è di agire senza paura in ciò che si ritiene giusto.
  • L'assenza di paura non significa arroganza o aggressività. Quest'ultima è in se stessa un segno di paura. L'assenza di paura presuppone la calma e la pace dell'anima. Per essa è necessario avere una viva fede in Dio.


    giovedì 27 gennaio 2011

    Per non dimenticare...

    Oggi, 27 gennaio 2011 in tutto il mondo si ricorda un avvenimento che sconvolse tutta l'umanità nel periodo della seconda guerra mondiale.
    Questo macabro avvenimento viene identificato col nome Shoah (Olocausto) dove milioni di persone (ebrei soprattutto,ma anche zingari, omosessuali, diversamente abili e oppositori politici polacchi e di tutto il mondo, hanno perso la vita per mano della ferocità dei tedeschi guidati da Adolf Hitler e dalle sue ideologie antisemitiche.
    L'inizio di questo genocidio fu identificato nel 1939 nella notte dei cristalli nella quale gran parte dei negozi di propietà ebrea vennero distrutti, saccheggiati ,bruciati, dalle forze speciali delle SS di Hitler, facendo si che nessuno potesse tornare a lavorarci.
    In seguito inizò la vera e propria tragedia.L'apertura del primo campo di sterminio nei pressi di Lienz in Austria (il suo nome Dachau) permise ai nazisti di internare gran parte delle persone non desiderate tra la popolazione europea procedendo alla "soluzione finale", cioè il massacro di massa di tutti gli ebrei.
    Altri campi di lavoro-sterminio furono inalzati nelle pianure deserte dei campi di grano dei contadini, i quali venivano espropriati del prioprio territorio coltivabile per costruire cn la mano d'opera dei deportati altri campi di concentramento.
    I più importanti erano:
    Auschwitz
    Bergen Belsen
    Buchenwald
    Mauthausen
    Ravensbruck
    Chelmno
    Treblinka
    Birkenau



    Vogliamo ricordare tutte le vittime che, senza un motivo, sono state uccise: Giovani
    Anziani
    Donne
    Bambini


    che non riuscirono a scampare le brutali selezioni delle SS, o che nel travagliato viaggio verso i campi di sterminio sono morti per stenti. Vogliamo inoltre ricordare tutte le persone che si sono sacrificate per il bene di molti probabili deportati che in questo momento ci stanno guardando da lassù, in un cielo azzurro pieno di felicità e speranza,nella quale ora splende un sole caldo, che loro hanno visto solamente grigio e spento.

    PERCHÈ tutto questo è accaduto...PERCHÈ ??

    giovedì 20 gennaio 2011

    WikiLeaks e non solo...

    IL PERCHÈ DELLE COSE


    WikiLeaks (dall'inglese "leak", "perdita", "fuga [di notizie]") è un'organizzazione internazionale senza scopo di lucro che riceve in modo anonimo, grazie a un contenitore (drop box) protetto da un potente sistema di cifratura, documenti coperti da segreto (segreto di stato, segreto militare, segreto industriale, segreto bancario) e poi li carica sul proprio sito web. WikiLeaks riceve, in genere, documenti di carattere governativo o aziendale da fonti coperte dall'anonimato.
    Il sito è curato da giornalisti, attivisti, scienziati. Comunque i cittadini di ogni parte del mondo possono inviare (sono anzi invitati a farlo) materiale "che porti alla luce comportamenti non etici di governi e aziende" tenuti nascosti.
    Gran parte dello staff del sito, come gli stessi fondatori del progetto, rimane anonima.

    L'organizzazione dichiara di verificare l'autenticità del materiale prima di pubblicarlo e di preservare l'anonimato degli informatori e di tutti coloro che sono implicati nella "fuga di notizie".
    WikiLeaks, per scelta, non ha alcuna sede ufficiale. Infatti vuole essere «una versione irrintracciabile di Wikipedia che consenta la pubblicazione e l'analisi di massa di documentazione riservata». Lo scopo ultimo è quello della trasparenza da parte dei governi quale garanzia di giustizia, di etica e di una più forte democrazia.
    Wikileaks cerca di mettere in luce, quello che noi non siamo in grado di conoscere perchè, non possiamo renderci conto di quante volte i documenti dello stato vengano oscurati oppure non resi pubblici, per evitare sconvolgimenti improvvisi che potrebbero imbarazzare o mettere in difficoltà le nostre autorità. Abbiamo un esempio concreto che riguarda le indagini statistiche del “ISTAT” degli ultimi vent'anni: molte caselle sono sostituite da un trattino per sottolineare la trasparenza dei soldi in uscita e di quelli in entrata che i cittadini pagano con imposte e tasse allo stato.
    PERCHÈ ESISTONO I SEGRETI? COSA TUTELA UN SEGRETO?
    Vogliamo capire il principale motivo per cui tutto questo è così oscuro, senza sollevare alcuna protesta e senza professare nessuna fede politica.
    Per tutti coloro che volessero commentare e/o dire la loro, sono liberamente invitati a farlo.